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Se non fosse che dicono Euri (l’Accademia della Crusca l’ha cassato), il toscano che parlano sarebbe divino. Le bestemmie alla madonna sono incalzate da tali coniugazioni tra passato remoto e imperfetto che mi paiono poeti del mattone. Sono due Titolari di un’Impresa Edile di Prato questi due personaggi concitati a parlare ad altissima voce sui sedili di fianco a me, appena saliti sull’Eurostar diretto da Roma a Brescia. Hanno appena contrattato la costruzione di un super centro commerciale vicino al Gianicolo con preti bancari dello Ior, cinque miliardi di vecchie lire, settecento milioni di attrezzatura da comprare, ruspe e benne nuove fiammanti, mentre le impalcature per mille metri quadri già le posseggono, sono i più forniti di Prato. Ce l’hanno a morte con un politico locale di F.I.: non li ha sostenuti abbastanza, ingrato di tutti i voti che gli hanno portato, dipendenti e familiari, tutti excomunisti riconvertiti all’Euro-mattone.
Ora smadonnano che “L’è che ci si è fatti da sé, noi, mica come quel biscaro che mi ci si siede sulla fava, a me, che di impalcature quant’è vera la M. bucaiola, ci si ricopre il Colosseo e S.Pietro tutt’insieme, maremma mia”.
Cosa non si farebbe per il Vaticano; mi pare quasi che preghino, invocando santi a protezione di un business che ha oltrepassato ormai i loro confini politici, ma che sanno fare dicibile: sanno ridurre a parole dimensioni a me inimmaginabili per numero di zeri, e veloci sanno computare da Euro in Lire e viceversa, che a pensare la fatica dei poeti contemporanei mentre arrancano a restituire in fraseggio il concreto del reale, mi paiono moderni affrescatori a giornata, veloci abbozzatori delle moderne Cappelle Sistine dei futuri centri commerciali (e la buona pace dell’Accademia della Crusca per questo mio plurale di Cappella Sistina!!!).
da Franco Rella in L’ultimo uomo
Ma non sono importanti la verità o la falsità di ciò che viene detto. Ciò che importa davvero è l’accesso all’esistenza stessa di un segreto. E’ come se l’anonimato di chi improvvisamente dal nulla diventa visibile a un altro, lo convincesse che quell’anonimato è una condizione in qualche modo immodificabile, e che ciò che viene confessato non sarà mai ripetuto, e sparirà con chi ha ascoltato, non appena si sarà scesi dal treno e ci si volgerà altrove.
i 20 racconti dal titolo “UNGROUND: MATERIALE ROTABILE venti_racconti_brevi_2003″
qui pubblicati fanno parte della Tesi di specializzazione discussa nel ottobre 2003
Università IUAV di Venezia – Facoltà di Design e Arti
Corso di Laurea Specialistica in Produzione e Progettazione delle Arti Visive (ClasAV)
titolo della tesi: BORDER LINE TRIP, viaggio tra letteratura e arti visive
Relatore:
Prof. Franco Rella
Correlatore:
Prof.ssa Angela Vettese