7.
In tutti questi personaggi in viaggio la svalutazione del pensiero conscio verso deliri di atopia rigenerata in cause concrete, trasforma il consueto lamentare in rappresentazione dell’andare subito nel viaggio (metafora concreta delle vite che si vorrebbero invece spendere all’insegna dello “stare”). Grazie al potere dei telefoni cellulari, che rimettono in causa comunicazioni altrimenti interrotte dal viaggiare stesso, il tempo, che una volta dava nuova veste al linguaggio con la sua stessa natura nel racconto differito dello spazio attraversato, viene fagocitato dalla diretta. Sono stati soppressi tecnologicamente i limiti tra il fuori e il dentro che il viaggio stesso metteva in scena.
Per quattro anni mi sono recato a lavorare sull’isola, in Sardegna: dopo mezz’ora dall’uscita dal porto i telefonini non prendevano più, zero tacche, niente segnale in gergo, scomparendo i viandanti improvvisati marinai dentro lo spazio liscio del mare solcato, un gruppo temporaneamente solitario e irraggiungibile che poteva solo raccontarsi a se stesso, appoggiato al bancone del bar.
Da Joseph Conrad in Cuore di tenebra
I racconti dei marinai hanno una semplicità diretta, il cui significato sta tutto dentro un guscio di una noce. In questo, però, Marlow non era tipico (ove si eccettui la sua propensione a raccontare storie): per lui il significato di un episodio non stava all’interno del guscio come un gheriglio, ma al di fuori, avvolgendo il racconto che lo generava come un bagliore genera tutt’attorno a sé una zona di penombra, al modo di quegli aloni nebulosi che rende talvolta visibili la spettrale luminescenza della luna.
In treno solo le gallerie acquietano gli isterici eteromaniaci della diretta fonica.
Da Franco Rella in Le soglie dell’ombra. Riflessioni sul mistero
A: Dio mi perdoni, ma se in questa ora vespertina, in cui la luce del giorno si mescola alla luce della notte, dovessi tentare una definizione dell’uomo, direi che egli è una soglia: un confine, continuamente transitato, tra l’io e l’altro, tra il dentro e il fuori, tra la luce e la tenebra, tra la vita e la morte.
i 20 racconti dal titolo “UNGROUND: MATERIALE ROTABILE venti_racconti_brevi_2003″
qui pubblicati fanno parte della Tesi di specializzazione discussa nel ottobre 2003
Università IUAV di Venezia – Facoltà di Design e Arti
Corso di Laurea Specialistica in Produzione e Progettazione delle Arti Visive (ClasAV)
titolo della tesi: BORDER LINE TRIP, viaggio tra letteratura e arti visive
Relatore:
Prof. Franco Rella
Correlatore:
Prof.ssa Angela Vettese