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Materiale rotabile: è la definizione data in ferrovia al blocco di carrozze incodettate sul binario e avviate dalla motrice verso la stazione di arrivo.
Le ferrovie d’Italia, linee districate di metallo steso sulle praterie di cemento delle zone industriali, sono la rete capillare di un organismo che pulsa nel suo stesso condotto un ritardo inesorabile, assieme all’aritmia degli esseri atopici che al suo interno spendono la loro vita da parassiti, fermi sui sedili a farsi condurre dove si sono spediti. Il viaggio di queste “piastrine” nel suo sangue implode battiti che percuotono dentro racconti interrotti da fermate che frammentano il tempo-film che, come una telenovela, non finirà mai. Infratempi.
Da Pierre Klossowsk in Nietzsche, il politeismo, la parodia,
E infine, se il gregario non va mai disgiunto dalla spregiativa nozione di utilità, come potrà l’essenziale che è in noi sfuggire al nostro stesso pensiero utilitario? L’autentico in noi deve essere qualcosa di assolutamente inutile nella sua integrità, quindi di valido nell’accezione di Nietzsche, perché si abbia un’apprensione dell’esistenza che basta a se stessa, la possibilità di essere, ad un tempo, l’uno e il tutto?
Franco Rella, Le soglie dell’ombra. Riflessioni sul mistero,
Forse un mattino, svegliandomi da un pesante sopore in treno, con la testa appoggiata al finestrino in equilibrio precario, improvvisamente tutto apparirà diverso, e i miei gesti proseguiranno nell’inganno consueto, come una miserevole sutura su questa lacerazione attraverso cui la realtà è sempre fuggita via da me.
i 20 racconti dal titolo “UNGROUND: MATERIALE ROTABILE venti_racconti_brevi_2003″
qui pubblicati fanno parte della Tesi di specializzazione discussa nel ottobre 2003
Università IUAV di Venezia – Facoltà di Design e Arti
Corso di Laurea Specialistica in Produzione e Progettazione delle Arti Visive (ClasAV)
titolo della tesi: BORDER LINE TRIP, viaggio tra letteratura e arti visive
Relatore:
Prof. Franco Rella
Correlatore:
Prof.ssa Angela Vettese