le foto delle opere sono state scattate “al volo”….sorry!!!
Nelle incantevoli sale di Palazzo Grimani, un edificio unico per la storia e l’architettura della città, in cui si fondono elementi tosco-romani con l’ambiente veneziano, è allestita la mostra “Canaletto. Il Quaderno veneziano”. Oltre al celebre Quaderno di schizzi di Canaletto, un unicum nella storia dell’arte del Settecento, codice mai visibile al pubblico,viene presentato assieme a ventiquattro disegni di antica provenienza veneziana, appartenenti a collezioni pubbliche e private, per la prima volta insieme.
Il Quaderno di Canaletto è un prezioso piccolo volume (mm 175?235) formato da 7 fascicoli, rilegati nell’Ottocento, ma in origine sciolti, ricolmo di schizzi realizzati probabilmente in un breve arco di tempo, poi riutilizzato dal pittore veneziano negli anni. Ogni fascicolo racconta il processo creativo del suo lavoro: le tipiche annotazioni sui colori, sui materiali e sui luoghi ritratti, le correzioni e abrasioni, i cambi di inchiostro e di penna, lo sporadico uso del righello e l’impiego della punta metallica, la cui presenza è stata osservata nel corso degli studi e delle analisi delle tecniche e della carta.
Insieme al Quaderno, vengono esposti otto fogli, tra cui il cosiddetto “scarabotto” con il Canal Grande di fronte alla Salute e il Traghetto di San Moisé, della raccolta delle Gallerie, sette fogli della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste, sette fogli poco noti di collezione privata italiana di provenienzaCorniani-Algarotti, il foglio della Fondazione Cini e quello del Museo Correr di Venezia. Importanti dipinti di collezioni pubbliche e private mostreranno poi la realizzazione pittorica di alcuni disegni esposti in mostra: capolavori delle Gallerie dell’Accademia, di Ca’ Rezzonico, degli Uffizi, di Castello Sforzesco e di importanti collezioni private italiane, mentre alcune incisioni, di Visentini e Smith, documentano l’importanza delle stampe sia nell’iter creativo dell’artista, che nella diffusione della sua opera.