Gargnano (BS) Lago di Garda, Palazzo Municipale, dal 21 luglio al 20 settembre 2012
Background della permanenza di Lawrence a Gargnano
D. H. Lawrence è uno dei molti artisti stranieri che fa dell’Italia la fonte d’ispirazione di diverse opere. Ma il suo caso è senza alcun dubbio uno tra i più significativi.
La vita di Lawrence può considerarsi metaforicamente e letteralmente, un viaggio. Egli iniziò il suo “pellegrinaggio” mondiale partendo dal suo desolato paesino natale, Eastwood, un piccolo villaggio di minatori dei Midlands.
Era il 1912 quando si innamorò di Frieda von Richtofen, la moglie di Ernest Weekley, il suo professore di francese all’Università di Nottingham. La coppia decise di fuggire dalle convenzioni morali dell’Inghilterra post vittoriana, alla ricerca di una società libera, il più incontaminata possibile. Per tale ragione, dopo una breve visita in Germania, luogo di nascita di Frieda, fu con grande determinazione che i due iniziarono ad esplorare le zone ancora incontaminate dall’industrializzazione. Così dopo una lunga passeggiata attraverso le Dolomiti, i loro primi passi in territorio italiano li fecero a Riva del Garda che all’epoca era sotto il dominio austriaco. Ma Lawrence la sentì subito come italiana, e dopo soli quattro giorni dal loro arrivo, in una lettera a David Garnett, datata 7 settembre 1912, scrisse: “Ora resteremo qui a Riva. E’ molto bello e perfettamente italiano – a sole 5 miglia dal confine”.
Che la permanenza a Gargnano e dintorni sia stata più che gradita alla coppia, lo dimostra il fatto che vi si fermarono fino all’ 11 aprile del 1913. Questo lungo periodo trascorso in questo “paradiso”, come lo definì lo scrittore stesso, si rivelò particolarmente fruttuoso. Infatti, fu là che terminò Sons and Lovers, iniziò la stesura di The Lost Girl and The Sisters (che si sviluppò in due romanzi: The Rainbow (1915) e Women in Love(1920)). Inoltre, Lawrence vi terminò le sue opere teatrali, The Fight for Barbara e The Daghter in Law, ma la cosa più importante, almeno ai fini della nostra conferenza, e che vi scrisse Twilight in Italy, il suo primo libro di viaggio, direttamente ispirato dall’esperienza gargnanese, e dal quale alcuni fatti furono inglobati nella stesura di Mr Noon, un romanzo postumo.
Dal Lago di Garda, dopo una breve permanenza in Inghilterra e Germania, Lawrence e Frieda li ritroviamo di nuovo in Italia a Lerici (Golfo della Spezia) il 28 settembre del 1913. Da allora, si diressero sempre più a sud, attraverso un viaggio che li avrebbe portati verso il sole, fino alla splendente Sicilia, e, quindi, in giro per il mondo intero. Pertanto, non è certamente casuale che Lawrence, in Twilight in Italy, costituito da 83 pagine, usi la parola ‘sun’ per ben 47 volte, per arrivare alle 84 nel racconto ‘Sun’, di appena 20 pagine, ambientato in Sicilia, e scritto nel 1925. Non a caso, con il passare degli anni, il sole divenne una necessità crescente per Lawrence, trasformandosi in un mito, ma anche una fonte di energia vitale a livello fisico e interiore, soprattutto a causa della tubercolosi che ne minò la salute con crescente virulenza.