Lo spettacolo, organizzato da Agimus Venezia, in collaborazione con il Centro Candiani, rende omaggio a Debussy e Mallarmé, negli anniversari della nascita, traendo spunto da un capolavoro del compositore francese, la Sonata per flauto, viola e arpa (1915) -prima opera scritta per questo organico dagli impasti coloristici suadenti – per dare vita a un progetto che coinvolge giovani compositori e artisti figurativi appartenenti a prestigiose istituzioni formative italiane (Accademia di S. Cecilia di Roma, Conservatori di Venezia e Milano, Accademia di Belle Arti di Venezia). L’intenzione è quella di proporre una nuova dimensione dell’evento performativo che porti alla sinergia tra memoria storica e intersezione di linguaggi artistici e stili creativi in cui si esprime la voce alle nuove generazioni. L’esecuzione della Sonata sarà accompagnata da Tre Spiriti (Il mago, La donna e La Bestia), serie di sculture di Federica Montesanto ispirate all’interesse di Debussy per la dimensione arcaica e pagana. Di Debussy verrà eseguita anche Syrinx per flauto solo, riletta attraverso Maya, un’installazione dell’artista serba Ivana Bukovac, ispirata al concetto di “metamorfosi” intesa come alienazione , “divenire altro”, nella duplice valenza di rifugio e gabbia. Sguardo di statua dell’iraniano Mehdi Khayami si sere dello stesso organico debussyano in un lavoro che suggerisce il senso di demotivazione e frustrazione dell’uomo di oggi, utilizzando un materiale musicale basato su intervalli microtonali tratti dalla musica tradizionale iraniana. A Mallarmé si ispirano invece Sainte per flauto solo dell’albanese di Jozef Pjetri, giocato sull’inesorabile sfaldamento degli elementi compositivi; il trio Un coup d’aile ivre di Letizia Michielon, tratto dal sonetto Le vierge, le vivace et le bel aujourd’hui, ove il cigno, simbolo del poeta e dei suoi voli mai fuggiti, viene interpretato dal flauto impegnato in una performance all’interno di una struttura a forma d’ala (Ombreggiatura d’ali) creata da Sara Speggiorin, che dialoga con lo spazio e la luce attraverso un linguaggio evocante il topos del panneggio classico; e il brano per arpa sola di Stefano Alessandretti, Dal fondo di un naufragio, ispirato alla poesia Un Coup de dés, opera costruita attorno ad un unica frase essenziale e giocato sull’elemento della casualità. All’atmosfera mnestica e simbolista si ricollega anche il duo per flauto e arpa Cenotafio di Gabriele Cosmi, in cui riflessioni e lontane memorie appaiono come nebulose sonore, evocanti un mondo spogliato dalla nostra presenza; accompagna l’esecuzione il video To extend the visibility di Elio Martusciello, composto integralmente da immagini satellitari del nostro pianeta. L’esecuzione delle prime assolute è affidata al Plurimo Ensemble formato da Cecilia Vendrasco (flauto), Alessandra Trentin (arpa) e Mario Paladin (viola). L’ensemble, gruppo in residence dell’Ateneo Veneto, definisce nel richiamo a Emilio Vedova il proprio paradigma estetico, aperto all’integrazione con le altre discipline artistiche e al coordinamento dei talenti emergenti all’interno di un virtuale politecnico delle arti veneziano. (www.agimusvenezia.it)
PROGRAMMA
Claude Debussy (1862-1918) Sirinx (La Flute de Pan) (1913)
per flauto solo
Installazione scenica: Maya, di Ivana Bukovac (1985)
danzatrice: Andjela Stojkovic
Mehdi Khayami (1981) Sguardo di statua (2012) prima assoluta
per flauto, viola e arpa
Stefano Alessandretti (1980) Dal fondo di un naufragio (2012) prima assoluta
per arpa sola
Gabriele Cosmi ( 1988) Cenotafio (2012) prima assoluta
per flauto, arpa e video
video di Elio Martusciello (1959): To extend the visibility
Jozef Pjetri (1985) Sainte (2012) prima assoluta
fl solo
Eugène Bozza Deux Impressions
(1905-1991) per flauto e arpa
La fontaine de la ville Médicis
La danse d’Elké
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Claude Debussy Sonata n° 2 (1916)
(1862-1918) per flauto, viola e arpa
Pastoral
Interlude
Final
Installazione scenica di Federica Montesanto (1985): Tre Spiriti
Marcel Tournier (1879-1951) Au matin
per arpa sola
Letizia Michielon (1969) A coup d’aile ivre (Un colpo d’ala ebbra) (2012) prima assoluta
per flauto, arpa, viola
Installazione scenica di Sara Speggiorin (1986): “Ombreggiatura d’ali”