La mostra chiuderà con la biennale il 22 novembre 2015
Nell’ultima settimana della 56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia recensiamo l’Evento Collaterale ufficiale promosso da Tagore Foundation International e Polo Museale del Veneto. Una mostra con il dichiarato obbiettivo di riunire artisti di provenienze diverse con l’intento di dimostrare la forte capacità di rimarginare insita nei linguaggi dislocati nell’arte. Il titolo sintetizza questo auspicio oggi particolarmente necessario: FRONTIERS REIMAGINED
Gli artisti presenti:
Miya Ando | Alfredo e Isabel Aquilizan | Osi Audu | Frances Barth | Edward Burtynsky | Kamolpan Chotvichai | Christo | Tom Doyle | Golnaz Fathi | Olivia Fraser | April Gornik | Denise Green | Sasha Huber | Georges Fikry Ibrahim | Fré Ilgen | Kenro Izu | Kim Joon | Nathan Slate Joseph | Aaron Taylor Kuffner | Jane Lee | Tayeba Begum Lipi | Hassan Massoudy | Vittorio Matino | Ricardo Mazal | Vik Muniz | Judith Murray | Michael Petry | Robert Polidori | Eddi Prabandono | Chatchai Puipia | Sohan Qadri | Robert Rauschenberg | Sebastião Salgado | Nino Sarabutra | Hiroshi Senju | Donald Sultan | Rabindranath Tagore | Jack Tworkov | Lee Waisler | Susan Weil | Morgan Wong | Robert Yasuda | Chun Kwang Young
photo by Alberto Balletti e Marina Guarneri
Alcuni dati sulla mostra:
curatori: Sundaram Tagore e Marius Kwint
sede Palazzo Grimaldi – more info: http://www.frontiersreimagined.org
Frontiers Reimagined comprende più di sessantacinque opere eseguite da quarantaquattro artisti provenienti da venticinque paesi. Sundaram Tagore e Marius Kwint hanno scelto gli artisti in base alla loro prospettiva globale delle loro esplorazioni artistiche e della loro esperienza quotidiana di vita e di lavoro attraverso confini fisici, che vanno dall’Occidente, all’Asia, all’Africa.
“Frontiers Reimagined è stata concepita per informare e sensibilizzare i visitatori sui problemi concettuali e formali che emergono in ambito artistico dallo scambio interculturale” ha affermato Sundaram Tagore. ” Speriamo che il pubblico capisca che questo scambio non è soltanto un aspetto legato alla contemporaneità, ma rappresenta la realtà del futuro”.
“Frontiers Reimagined vuole annullare le barriere del nazionalismo predominante, dell’etno-centrismo e della politica identitaria “, ha affermato Marius Kwint. ” In questa fase della storia, con persone nel mondo sempre più rinchiuse in ideologie intransigenti, la fusione di idee oltre i confini, non è mai stata più vitale”.
Sundaram Tagore è il Direttore della Sundaram Tagore Gallery, che ha sedi a New York, Hong Kong e Singapore e Direttore della Tagore Foundation International. Il suo impegno con la Galleria e la Fondazione vuole fornire una piattaforma per un dialogo approfondito sulle arti e le culture nel mondo. Marius Kwint è uno storico dell’arte di origine americana, che insegna Visual Culture presso l’Università di Portsmouth, Regno Unito.
articolo di Alberto Balletti e Marina Guarneri