filfestival del garda 2009

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III Edizione Salò 4/8 Dicembre 2009

OLTRE/LUOGO

 

 

Il Filmfestival del Garda,  nel vasto panorama italiano dei Festival Cinematografici, presenta ila sua terza Edizione,

FILMFESTIVAL DEL GARDA 2009, OLTRE/LUOGO

4/8 dicembre 2009

 

Direzione Artistica
Veronica Maffizzoli
Umberto Soncina

 

LOCATION:

il Cinema Teatro Cristal di Salò

il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera

Sabato 29 Agosto, ore 18:00
Portico del Parente – Vittoriale degli Italiani
Gardone Riviera

il Palazzo della Fondazione Cominelli di Cisano di San Felice del Benaco

 

Il calendario dell’Evento, ancor più completo, vede aggiungersi al Concorso, la personale dedicata al regista gardesano Marco Preti e una Retrospettiva critica.

Saranno due le Sezioni Competitive Internazionali, una per i Lungometraggi e una per i Corti di giovani autori del panorama contemporaneo che si contenderanno il Ricciolo d’Oro consegnato da una giuria di professionisti che nelle prime due Edizioni ha avuto l’onore di essere presieduta da grandi nomi della critica italiana ovvero Morando Morandini ed Emanuela Martini

Sarà a cura della stessa Emanuela Martini il saggio che accompagnerà il cartellone di proiezioni ed eventi legati alla retrospettiva, quest’’anno dedicata a Marlene Dietrich, la grande diva tedesca di cui sarà visitabile una mostra di foto d’epoca al Palazzo della Fondazione Cominelli di Cisano di San Felice del Benaco

 

info

www.filmfestivaldelgarda.it

 

httpv://www.youtube.com/watch?v=JqyvanNPEUg

 

httpv://www.youtube.com/watch?v=Kr-mCNKKl_g&feature=related

 

httpv://www.youtube.com/watch?v=9R1i23Vv_gg&feature=related

 

 

Comunicato stampa 13/10/2009

Sarà Gianni Rondolino il Presidente di giuria della III Edizione del Filmfestival del Garda, che si svolgerà fra il 4 e l’8 dicembre 2009, presso il Cinema Teatro Cristal di Salò per le proiezioni dei film in e fuori concorso e al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera per la retrospettiva dedicata a Marlene Dietrich
Il Presidente sarà alla guida di una giuria di registi e critici che tra i 20 titoli selezionati per le Sezioni dei Concorsi Internazionali assegnerà Premi al miglior lungometraggio e al miglior corto

 

Gianni Rondolino è uno dei più importanti storici cinematografici italiani. E’ stato Professore ordinario di Storia e critica del cinema presso l’Università di Torino, e nel 1982 tra i promotori e i fondatori del Festival Torino Giovani (diventato poi il Torino Film Festival), che ha presieduto sino al 2006. E’ collaboratore del quotidiano «La Stampa», della Rai-Tv e di varie altre riviste specializzate. Studioso del cinema di Luchino Visconti (Visconti,1981)e di Roberto Rossellini (Rossellini 1989), ha pubblicato – tra l’altro – una Storia del cinema d’animazione (1974) e una Storia del cinema (1977). Diplomato in pianofore, è autore anche di una breve storia della musica cinematografica (Cinema e musica,1991)

 

 

Comunicato stampa del 26/01/2009

Procede intensamente la preparazione della III Edizione del Filmfestival del Garda, giovane rassegna cinematografica internazionale ospitata dalla città di Salò. L’obiettivo è quello di superare il grande successo ottenuto dall’edizione passata, caratterizzatasi per la presenza di una giuria di professionisti di prestigio (composta, fra gli altri, dai critici Emanuela Martini, Alberto Pesce e Morando Morandini) e per la riuscita retrospettiva completa dedicata a Franco Piavoli, uno dei maestri indiscussi del cinema italiano e mondiale, elementi che hanno contribuito all’affermazione della rassegna salodiana nell’ampio panorama festivaliero italiano

A trionfare nella seconda edizione sono stati il documentario Martha – Memorie di una Strega di Giovanni Calamari nella Sezione Concorso Lungometraggi e La Pistola di Enrico Ranzanici nella Sezione Concorso Corti

La III Edizione del Filmfestival del Garda avrà luogo fra il 4 e l’8 dicembre 2009, potendo contare di un giorno in più rispetto alle edizioni passate. Il Festival, diretto da Veronica Maffizzoli e Umberto Soncina, sarà strutturato in diverse sezioni: un Concorso Internazionale di Lungometraggi e Corti a opera di giovani autori provenienti da tutto il mondo, una selezione di film Fuori Concorso e l’usuale rassegna di ricche retrospettive

 

 

SEZIONE GARDACIAK

Ogni anno il Filmfestival del Garda si impegna per dare risalto e omaggiare i più illustri registi gardesani con la sezione Garda Ciak. Quest’anno la personale sarà dedicata a Marco Preti.
Preti, classe 1956, sangue bresciano, residenza gardesana in quel di Padenghe, nasce alpinista e diventa con gli anni uno dei più importanti e rinomati nomi nel campo del documentario naturalistico e del reportage. I più importanti Festival del cinema specializzati in in film d’avventura, come Trento, Torellò (Spagna), Les Diablerets (Svizzera), Banf (Canada), hanno premiato nel corso degli anni molti dei lavori di Preti fra cui ricordiamo L’ultima montagna e Papuas. Importante anche la sua esperienza con RAI 3 e la trasmissione Geo & Geo, per la quale ha girato documentari in tutto il mondo (Mongolia, Sudafrica, nei mari della Cina Meridionale, Indonesia, Nuova Zelanda Mali e Oman).
La personale è stata curata dal critico Alberto Pesce.

 

 

 

Marlene Dietrich e il suo tempo

 

 

mostra fotografica

 

 

 

Al Palazzo della Fondazione Cominelli

 

 

Archivio Noah Ringart

 

Cinquanta immagini della vita della diva e del tempo a lei contemporaneo tratte dall’archivio Noah Ringart

a cura di:

Giacomo Turolla

allestimento di:

Alberto Balletti



 

 

Cisano di San Felice del Benaco

via Santabona 9

dal 04/12/09 al 08/12/09

 dalle h 10 alle 13 e dalle h 15 alle 19

 

 

 L’archivio Noah Ringart
Marlene Dietrich e il suo tempo

La terza edizione del Filmfestival del Garda vuole completare l’omaggio a Marlene Dietrich con una mostra fotografica dedicata all’archivio Noah Ringart: in 50 immagini emergono i due aspetti essenziali della grande artista tedesca, le due facce di un mondo con il quale ha dovuto confrontarsi la sua personalità umana prima che artistica. D’un canto la calata delle tenebre naziste che da subito rifiutò e dall’altro la vita fatta di amori, amicizie e incontri con le personalità del mondo teatrale e cinematografico tedesco e americano in compagnia del quale la Dietrich attraversò gli anni che sconvolsero l’Europa.
Gli scatti di diversi formati sono stati scansionati e ingranditi per migliorarne la leggibilità. Molteplici i volti e le situazioni raffigurate, la maggior parte delle quali ritrovano nella vita della Dietrich un posto preciso nella galleria delle sue frequentazioni a cominciare dal pigmalione Joseph von Sternberg per proseguire con Gary Cooper o Maurice Chevalier e ancora, tra le altre, Leni Riefenstahl e le grandi dive di Hollywood Greta Garbo, Bette Davis e Joan Crawford. Non mancano le cupe immagini delle adunate naziste, immagini marziali e implacabili che si contrappongono con feroce nettezza alle luci della ribalta.
Noah Ringart nasce nel 1898 a Lodz, la seconda città polacca per popolazione posta al centro esatto del paese: il vasto ghetto che ancora occupa la parte nord dell’abitato ricorda l’importante comunità ebraica che da secoli vive a Lodz e alla quale la famiglia Ringart, di origini russe, apparteneva. Giovanissimo, Noah lascia clandestinamente la Polonia  e arriva a Danzica che, dal 1919 era un protettorato sotto il controllo della Società delle Nazioni. Sperava di intraprendervi studi di economia ma, costretto a guadagnarsi da vivere lavora inizialmente in una libreria e si avvicina piano piano al mondo della fotografia. Fortemente miope e circondato da amici che egli reputa molto più dotati decide di lavorare per loro come agente presso diverse agenzie fotografiche.
Tra gli anni Venti e Trenta viaggia molto, soggiorna lungamente ma senza fortuna in Palestina per poi seguire la “corrente” che lo porta, come molti, a Berlino che in quegli anni attraeva forze intellettuali e artistiche da tutto l’Est Europa: fa parte, senza alcuna appartenenza politica ufficiale, di una gioiosa compagine libertaria di sinistra che anima la città tra le due guerre. A Berlino conosce e inizia a collaborare con il famoso Umbo (Otto Umbehr, 1902-1980) già allievo della Bauhaus e celebre per le sue inquadrature antiprospettiche e il fondamentale gioco di ombre nelle immagini di Berlino ripresa dall’alto.
Le parole di Marlene Ich hab noch ein Koffer in Berlin danno voce nella sua memoria alla nostalgia: assiste alla prima dell’ Opera da tre soldi di Brecht/Weil e scopre l’Angelo azzurro che esercita sul giovane uomo un’attrazione magnetica che diverrà profonda stima per le posizioni assunte dalla Dietrich nei confronti del regime nazista e che la portò, come lui, ad un volontario esilio.
Ringart si reca spesso a Parigi per conto di alcune agenzie tra cui Dephot  per la quale Robert Capa lavora come assistente in camera oscura e impara a maneggiare i nuovi e più veloci apparecchi fotografici che permettono di catturare ambienti poco illuminati o corpi in movimento ovvero soggetti che perfettamente si adattano al nascente fotogiornalismo.
Noah Ringart rimane nascosto nei pressi di Parigi per tutta la guerra, al termine della quale ritrova per caso l’amico Capa che in quegli anni con William Vandivert, George Rodger, David “Chim” Seymour e Henri Cartier-Bresson sta fondando l’agenzia autogestita Magnum Photo;  Noah Ringart ne diventa così l’archivista, oltre la morte di Capa (1954) e fino alla propria, avvenuta a Parigi nel 1970.