giordano montorsi: disseminario

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al Palazzo di San Francesco

via Spallanzani 1, Reggio Emilia

13 marzo – 18 aprile 2010

dalla cartella stampa

Sabato 13 Marzo 2010, ore 16.00
Inaugurazione della mostra
"Giordano Montorsi: Disseminario"
Varietas Varietatum et Omnia Varietas
ore 16.00 Musei Civici a seguire aperture
ore 17.00 Galleria Parmeggiani e Sinagoga
ore 18.00 Officina Delle Arti
concerto di Andrea Rossi Andrea
"Ti ricordi dello S-meter dei baracchini?"
electric basses, MIDI electric bass, ground planet antenna
ore 18.30 OfficinaDelleArti

Domenica 28 Marzo 2010, ore 16.00
Incontro con Giordano Montorsi
Nell’ambito del ciclo Il tè delle Muse

Sabato 10 Aprile 2010, ore 18.00
Incontro con Romano Gasparotti
Disseminario

Sabato 17 Aprile 2010, ore 18.00
Incontro con Edoardo di Mauro
Montorsi e l’attualità della “generazione di mezzo”
Incontro con Alberto Giorgio Cassani
La divina varietà

A REGGIO EMILIA LE DISSEMINAZIONI DI GIORDANO MONTORSI
DA SABATO 13 MARZO UNA STRAORDINARIA ESPOSIZIONE IN 4 SEDI
L’Officina delle Arti alle 18.00 farà da sfondo a un concerto del musicista e artista visivo Andrea Rossi Andrea

Il trionfo della pittura in quattro prestigiose sedi per ospitare a Reggio Emilia da sabato 13 marzo una mostra straordinaria per ampiezza ed energia espressiva. E’ quanto propone “DISSEMINARIO: VARIETAS VARIETATUM ET OMNIA VARIETAS”, una “titanica” personale di Giordano Montorsi, artista originario di Scandiano ma noto a livello nazionale.
Promossa dai Musei Civici di Reggio Emilia, a cura di Edoardo Di Mauro, con il contributo di CCPL ed Eco Risorse, la mostra sarà inaugurata sabato 13 marzo alle ore 16.00 ai Musei Civici, per proseguire l’apertura nelle altre tre sedi che compongono la vasta antologica: la Galleria Parmeggiani e la Sinagoga alle ore 17.00 e infine alle 18.30 l’Officina delle Arti che alle 18.00 farà da sfondo a uno concerto del musicista e artista visivo Andrea Rossi Andrea.
L’evento espositivo, che è stato preparato con passione e meticolosità da Giordano Montorsi, un esponente tra i più significativi della “generazione di mezzo”, docente di Tecniche Pittoriche all’Accademia di Venezia, proporrà all’attenzione del pubblico un numero impressionante di lavori di ampie dimensioni quasi tutti prodotti per l’occasione e da cui – come dichiara il critico e curatore della mostra Edoardo Di Mauro docente all’Accademia Albertina di Torino – “si evince un senso di vitale e prorompente energia espressiva, una vera e propria rivincita della pittura”, data sempre per morta ma al contrario ancora in grado di metabolizzare ed inglobare tutti i linguaggi e le più ardite riflessioni concettuali.
L’aspirazione al dialogo multidisciplinare che è sempre stato uno degli obiettivi di Montorsi è in questa occasione suggellato da importanti contributi in programma in una serie di conferenze collaterali all’esposizione: il 28 marzo con Giordano Montorsi, il 10 aprile con il filosofo Romano Gasparotti, il 17 aprile con il critico d’arte Edoardo Di Mauro e lo storico dell’architettura Alberto Giorgio Cassani.

E proprio dal confronto tra Montorsi e le personalità chiamate da lui a collaborare all’evento è scaturito un titolo complesso e affascinante come “DISSEMINARIO: VARIETAS VARIETATUM ET OMNIA VARIETAS” a significare quella “ varietà di varietà e solo varietà” che caratterizza il progetto artistico dell’artista. Il termine “disseminario” – come precisa De Mauro – manifesta “una evidente filiazione da “disseminazione”, che letteralmente significa “spargere qua e là”, (…) ma anche da “seminario”, luogo di incontro e di confronto di idee. La complessa ma coerente produzione di Montorsi si caratterizza in effetti per la forte connotazione simbolica e per l’ecletticità intesa sia nell’impiego di tecniche diverse (che gli ha valso l’appellativo di “operaio dell’arte”) come negli spunti di riflessione analitica e concettuale. Partito da esperienze concettuali,l’artista ha in seguito sintonizzato il suo stile all’interno di quel clima di liberazione da vincoli non solo formali che ha caratterizzato gli anni ’80 permettendogli poi di evolversi nel tempo senza mai incorrere nella ripetitività. La sua produzione supera i limiti della bidimensionalità per divenire progetto artistico pluridimensionale con il tramite dell’installazione, del video e della pittura. Ques’ultima è sempre stata un ambito privilegiato del suo lavoro ed è l’oggetto di questa ampia personale a Reggio Emilia. “Montorsi – dichiara De Mauro – dà nell’occasione una prova del suo virtuosismo barocco amante della composizione a tutto tondo e della scenografia con una serie di opere, studiate appositamente per gli spazi in cui saranno ospitate, in bilico tra prevalente aniconicità e significativi barlumi di figurazione. Le sue tematiche prevalenti, come la dimensione del segno, il dualismo tra luce ed ombra, vita e morte, visibile ed invisibile, l’universo cosmologico e la proliferazione micro cellulare, le simboliche figure animali che trapelano tra le pieghe della composizione, si dispiegano in quest’occasione all’ennesima potenza con la valenza di un enigma aperto a molteplici interpretazioni”.

Giordano Montorsi
È nato a Scandiano (RE), nel 1951. Nel 1973 si diploma presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna e nello stesso anno espone in collettiva alla Galleria d'Arte Moderna di Zadar(JU ). Nel 1980 su invito di Demetrio Paparoni espone a Parigi nella galleria N.R.A. e nello stesso tempo a Siracusa alla Galleria d'Arte contemporanea tiene una personale "Come il vento le parole"; testi in catalogo di Luisa Somaini e Demetrio Paparoni. Dopo la mostra collettiva "Individuazione" presso la galleria Forma di Genova, tiene una mostra personale presso I Civici Musei di Reggio Emilia e alla Galleria d'Arte Contemporanea di Suzzara, presentate da Giovanni Maria Accame. In questi primi anni ottanta il suo lavoro di pittura e' contaminato da materiali esterni al quadro fino a diventare vere e proprie installazioni a parete. Dal 1986 partecipa a diverse mostre che vedono come curatrice Marisa Vescovo.

In questi anni il suo lavoro si sviluppa anche nel campo della scultura e delle installazioni. Nel 1989 tiene una personale a Milano "Preghiere" alla galleria Gariboldi e nella sua citta' nel 1991 con la mostra "Tenebre", presentata da Francesco Poli, inizia una serie di lavori con materiali vari che hanno come tono dominante il nero. La sua investigazione sulla fenomenologia dell'oggetto e della realtà, lo porta negli anni novanta a lavorare sull'ibridazione dell'oggetto tridimensionale che contiene a volte elementi pittorici. Nel 1998 per il salone internazionale della scultura di Carrara, propone il ciclo "Design/Dasein" presentato da Luciano Ernesto Francalanci con un 'introduzione di Gian Ruggero Manzoni. Nel 2000, Valerio Deo' lo invita alla mostra "Scolpire la citta" a Reggio Emilia dove presenta un'opera di grandi dimensioni in acciaio e ferro"Iannua coeli".

E' con l'inizio del nuovo millennio che la ricerca dell'artista si sviluppa come una ricognizione degli aspetti più problematici, sorprendenti, drammatici e spettacolari della fenomenologia della realtà che ci circonda, e come elaborazione delle complesse e affascinanti stratificazioni e ibridazioni culturali, con riferimenti sia alle mitologie legate all'ideologia attuale sia a simbolismi arcaici ed esoterici. Approda con le sue installazioni in diversi luoghi della provincia emiliana, intervenendo sullo spazio a sua disposizione in perfetta simbiosi e interagendo con esso in modo libero e creativo. Ne sono testimonianza le numerose mostre: "Kabuio", 2002. Nel 2003 avvia una stabile collaborazione con l'artista statunitense Sandra Moss, concretizzata nella realizzazione di iniziative culturali ed artistiche.

Nel 2004 tiene "Erebo Lux", nella rocca dei Boiardo a Scandiano presentata da Franceso Poli con una introduzione di Sandro Parmiggiani, quindi partecipa con un video alla mostra "I love tre T" Futurshow 3004, Milano e a Carrara alla mostra "Disegnare il marmo" curata da Marisa Vescovo. Nel 2005 ad Ancona alla Mole Vanvitelliana, partecipa alla mostra "L'opera al nero" a cura di Marisa Vescovo. A Bologna presenta una sua installazione ad "Urban Design" a cura di Laura Villani che lo invita a Padova con un suo video alla rassegna "I trenta migliori video". Nel 2006 é invitato alla manifestazione "ControEVento" curata da Maurizio Sciaccaluga con una video installazione presso la centrale idroelettrica di Ligonchio (Reggio Emilia) e propone in anteprima, "Non luogo_visible invisibile" a Reggio Emilia con intervento critico di Claudio Cerritelli sul tema: la pittura ancora possibile. Nel 2007 partecipa alla mostra "ControEVento a Genova: L'arte contemporanea si confronta con l'energia rinnovabile" presso il Galata Museo del Mare, quindi presenta "Sui sentiere delle fiere" al Castello di Arceto, Scandiano con installazione e opere di pittura di grandi dimensioni.

Vive e lavora tra Macigno, Reggio E. e Venezia dove insegna all'Accademia di Belle Arti come docente di tecniche pittoriche.

SEDI E ORARI
Reggio Emilia

Musei Civici via Spallanzani,1 – Galleria Parmeggiani corso Cairoli, 1
dal martedì al venerdì 9.00/12.00, sabato, domenica e festivi 10.00/13.00 e 16.00/19.00

Officina Delle Arti via Brigata Reggio, 11

Sinagoga via dell’Aquila 3/a
da giovedì a domenica ore 16.00/20.00

INFORMAZIONI

Musei Civici di Reggio Emilia
Palazzo S. francecesco – Via Spallanzani, 1
tel: 0522 456477 uffici Musei Civici
tel: 0522 456816 Musei Civici di Palazzo S. Francesco

Ufficio stampa Patrizia Paterlini
Comune di Reggio Emilia – Assessorato cultura e università
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