APPUNTI
Continuo la riflessione trasversale (come il mio punto di vista!) ricercando in rete materiale che possa incrinare il piano prospettico a un cristallino pensiero: ecco un elenco da cui iniziare a riflettere, che possiamo far coincidere con la diversità tra uno schermo e una finestra, per inoltrarci nello spazio in scorcio….
PUNTO DI RIPRESA (fotografia)
PROSPETTIVA (disegno)
PUNTO DI VISTA (pittura)
sono tutte delle fiction da definire illusioni prospettiche, oppure leggiamo la tridimensionalità dello spazio perché interpretiamo la visione prospettica grazie agli indizi di tridimensionalità che il nostro cervello cerca in continuazione nello sforzo interpretativo di un mondo potenzialmente pericoloso che ci coglieva impreparati e glabri, mentre ora che lo abbiamo dominato (numericamente) ci fa attraversare una autostrada a 4 corsie per pura sfida alla morte? Il “vecchio” Arnheim ci ha insegnato che la percezione utilizza soltanto il minimo degli indizi per riconoscere le cose, individuando in queste la forma più semplice e regolare.
“Le forze percettive costruiscono la visione costringendoci a cogliere il dato essenziale delle cose che vediamo.” (Rudolf Arnheim)
Io non mi accontento e in seguito continuerò a postare i miei sforzi critici, dopo averli pubblicati nella presentazioni di due mostre che spero di allestire quest’anno. In essi le mie ultime riflessioni sulla visione nel disegnatore nell’atto di disegnare come massima soluzione astratta del vedere.
da Wikipedia:« Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato. » (Albert Einstein, lettera a Max Born del 4 dicembre 1926)
Galileo Galilei, l’iniziatore del metodo scientifico (statua nel piazzale degli Uffizi, Firenze)
Sempre Wiki: Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenza empirica e misurabile attraverso l’osservazione e l’esperimento; dall’altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre nuovamente al vaglio dell’esperimento……
Per ora continuiamo con la riflessione sulla percezione analizzata con strumenti scientifici e logicai e ripassiamo i seguenti punti:
ILLUSIONI PROSPETTICHE IN ARCHITETTURA
Palladio, Teatro Olimpico di Vicenza
Vista Frontale
(in arancione ricostruzione degli indizi prospettici: linee oblique)
Bramante, Basilica di San Satiro a Milano
Vista Frontale
(in arancione ricostruzione degli indizi prospettici: linee oblique)
Borromini, Palazzo Spada, Roma
Visione prospettica
Gli indizi di percezione visiva tridimensionale erano già note ai grandi maestri del Rinascimento, Palladio, Bramante, Borromini i quali hanno applicato e creato delle vere e proprio illusioni prospettiche in architettura.
VISIONI PROSPETTICHE
Prospettiva Accidentale
Prospettiva Centrale
VISIONI PROSPETTICHE: dipendenza della visione dalla valutazione dei seguenti aspetti spaziali:
FORMA
GRANDEZZA
PROPORZIONI
PARALLELISMO
INDIZI DI PROFONDITA’
Gradienti percettivi: tutto si addensa verso i punti di fuga e si sfumano colori le forme
Grandezza relativa: il variare una grandezza nello spazio secondo una direzione,verso il punto di fuga, gli oggetti sono piccoli
Sovrapposizione: ciò che è nascosto lo percepiamo più indietro di ciò che nasconde
Obliquità: uno degli effetti più evidenti della prospettiva sono le linee oblique che concorrono verso un punto di fuga
anche la FOTOGRAFIA STEREOSCOPICA sfrutta lo stesso principio della visione binoculare.
I 2 occhi vedono la stessa immagine a distanza diversa (interpupillare, nell’uomo è circa 6,5 mm) e percepiscono la sensazione di rillievo e profondità,una ricostruzione mentale fatta dal nostro cervello. La macchina fotografica stereoscopica era dotata di 2 ottiratori e 2 obiettivi che scattavano simultaneamente.
Si ottenevano 2 immagini pressochè identiche, se osservate con uno strumento detto stereoscopio,creavano una percezione visiva tridimensionale.
VISIONE BINOCULARE
Visione Binoculare – Visione Deformata: gli occhi vedono diversamente fino a 100 m.
PUNTO DI RIPRESA
IL PUNTO DI RIPRESA IN FOTOGRAFIA
“Il punto di ripresa: il luogo da dove si guarda”: per un fotografo è importante, la scelta della posizione rispetto a ciò che si fotografa.
Possiamo classificare i punti di ripresa in:
Normale
Dal basso
Dal piano zenitale
Dall’alto
punto di vista dal basso provoca distorsione – linee convergenti
punto di vista dall’alto provoca distorsione – linee divergenti