fino al 21 settembre è ancora possibile partecipare alla call for artists PIAZZA+ rivolta a giovani creativi di tutta Italia
PIAZZA+ (www.piazzapiu.it) è un progetto sperimentale di rigenerazione urbana di Piazzetta Gasparotto a Padova, che annovera l’attivazione di una residenza artistica, la produzione di 3 progetti e l’ideazione di un programma di workshop espressamente rivolto agli artisti selezionati e alla comunità.
PIAZZA+ ha lo scopo di selezionare tre collettivi (già esistenti o formati ad hoc), che per cinque mesi, a partire dall’autunno 2016, avranno la possibilità di lavorare in uno spazio appositamente avviato per la produzione di tre progetti dedicati alla piazza.
Durante questo periodo, gli artisti potranno entrare in relazione col contesto, indagare le criticità del luogo, i suoi punti di forza, le dinamiche di relazione con residenti e passanti, anche grazie a un programma di workshop. Tra i relatori saranno coinvolti artisti, curatori, urbanisti e altre figure professionali in grado di fornire nuovi stimoli agli artisti selezionati, coadiuvandoli nel loro lavoro di ricerca.
Il contesto e l’area in cui nasce il progetto rappresentano un crocevia di situazioni piuttosto delicate, di conflitto sociale e degrado urbano, che hanno generato problemi di comunicazione e convivenza. In piazza, già da un paio d’anni, è iniziato dunque un percorso di rigenerazione attraverso progetti socio-culturali, che hanno portato all’ideazione di PIAZZA+ e a diverse iniziative collegate, tra cui Urban Living Lab, progetto in finale per il bando culturability.
PIAZZA+ è a cura di Caterina Benvegnù, Beatrice Sarosiek e Francesca Vason, è un progetto di ArtMusicEvent, Mela di Newton, Upgrade, Xearte, Gioco Anch’io, Nairi Onlus con EST/CO+. È inoltre sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2015 e conta la partnership di Progetto Giovani – area creatività del Comune di Padova.
La giuria che selezionerà i progetti è formata dall’artista Ettore Favini, dal curatore e critico d’arte Pietro Gaglianò e dall’architetto Alvise Pagnacco.
Elena Colombo