Abbiamo incontrato durante l’inaugurazione della 56.Biennale l’amico artista Giuseppe Vigolo. Non l’abbiamo lasciato nemmeno riposare durante la pausa per il caffè, chiedendogli di aggiornarci sui suoi ultimi spostamenti da Venezia a Roma e Madrid. In questi ultimi suoi successi ha la fortuna di essere affiancato dall’artista Antonella Zerbinati, con cui collabora ai suoi ultimi progetti.
L’ultima volta che ci siamo visti eravamo alla tua personale a Bergamo, al GAMeC. E ci raccontavi della trasferta madrilena.
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In questi ultimi due anni ho avuto la fortuna di vincere dei premi e delle borse Studio che hanno dato grande visibilità al mio lavoro.
Tra questi il Premio Biennale Sandro e Marialuisa Angelini che, in seguito alla valutazione della commissione della GAMeC, mi ha permesso di ottenere una personale per l’anno seguente.
Nello stesso periodo, a Madrid, ho potuto esibire l’opera “Dark Shades” sulla facciata della Real Academia San Fernando.
Il mio intervento site specific è stato realizzato grazie al supporto del Ministero spagnolo degli Affari Esteri e della Cooperazione per lo Sviluppo e del Dipartimento dell’Università e della cooperazione scientifica, nonchè del commissario César Espada Sánchez che lo hanno fortemente voluto e sostenuto economicamente, fornendomi anche l’equipe di service che solitamente allestisce il padiglione spagnolo alla Biennale di Venezia.
L’impatto nel vedere “Dark Shades” al massimo della sua estensione visiva e sonora è stato meraviglioso.
E’ stato emozionante vedere le persone che a due passi da Piazza del Sol nel centro di Madid, si trovavano immerse nell’opera interagendovi.
L’anno prima essa era stata proiettata sulle facciate della Reale Accademia di Spagna e sul Tempietto del Bramente (che per la prima volta è stato usato come luogo di esibizione), come apertura della mostra finale dei ricercatori e artisti spagnoli.
Come si sa, spesso capita che se un’artista non trova supporto dalle istituzioni o da chi può farsi carico dei costi di produzione, difficilmente può realizzare tutti i propri progetti o idee.
Proprio le borse di studio mi hanno dato la possibilità di realizzare delle opere che altrimenti difficilmente sarei riuscito a proporre o riproporre.
Essere stato il primo artista italiano a Vincere la Borsa di Studio Internazionale MAEC – AECID 2014/2015 presso La Reale Accademia di Spagna in Roma, in qualità di Artista Ricercatore in Incisione e Grafica d’Arte Contemporanea assieme alla collega Antonella Zerbinati, mi sta dando la possibilità di avere uno stipendio fisso mensile come ricercatore ufficiale, un badget già stanziato per sostenere le spese di produzione dell’opera da realizzare.
Inoltre poter vivere a Roma, in un loft di 80 metri quadri collocato sulla torre dell’edificio e dotato di una finestra gigantesca che domina sulla città, svegliandomi ogni mattino vedendo la cupola del Phanteon è decisamente meraviglioso. Il sogno di ogni artista.
Anche l’opportunità di condividere gli spazi e discutere di lavoro con altri ricercatori, docenti universitari e artisti è un’occasione di crescita non indifferente.
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Ci racconti come sta andando a Roma con l’Accademia di San Fernando di Madrid? Ci fai il punto sul tuo lavoro attuale e sulla tua attività di artista.
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Attualmente mi trovo nelle vesti di ricercatore per la MAEC AECID nella sede della Reale Accademia di Spagna assieme alla collega e compagna Antonella Zerbinati. Stiamo lavorando ad un progetto “Santos Dias”con l’obiettivo di realizzare un’opera di incisione che produca un dialogo su differenti livelli, dalla tradizione incisoria spagnola (attraverso la reinterpretazione dei temi di Francisco Goya “Los Desastres de la Guerra”), alla tradizione della fede cattolica rappresentata in tutto il mondo dal Vaticano e la vasta iconografia ad essa relativa, infine al rapporto che la società contemporanea ha con i grandi temi sociali tra i quali la Guerra.
L’opera è costituita da 365 + 1 incisioni raffiguranti santi su altrettanti proiettili, tanti quanti sono i giorni dell’anno del calendario solare.
L’individualizzazione dei proiettili come supporti su cui incidere è voluta, in quanto essi rappresentano una chiara icona della guerra e, imprimendo l’immagine di un santo su di essi li si trasforma in oggetti simbolici paradossali.
Ci accostiamo al tema della guerra in maniera simbolica, producendo icone che contrastano l’azione di censura o banalizzazione spesso attuata dai media ai quali siamo assuefatti.
Infatti, i proiettili su cui andremo a lavorare sono calibro 50 BMG (Browing Machine Guns) sviluppati esclusivamente per utilizzo bellico e misurano quasi 14 cm di lunghezza per 2 cm di diametro.
L’enorme dimensione e l’energia che un simile proiettile ha al suo interno dopo essere stato sparato, lo rendono talmente potente da essere in grado di uccidere un essere umano da una notevolissima distanza.
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Progetti futuri?
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Sole.. molto sole e magari in buona compagnia!
In realtà mi aspettano ancora alcuni appuntamenti importanti a Roma, poi dovrò recarmi a Pistoia per far parte della giuria della Biennale Internazionale di Monsummano Terme che avevo vinto nel 2009, un’offerta di residenza d’artista a Catania, una proposta di personale al Thetis di Venezia e qualcosa sta bollendo nell’emisfero australe…
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Alberto Balletti e Marina Guarneri
GIUSEPPE VIGOLO
Nato a Valdagno (Italia) nel 1979.
Consegue nel 2002 la Laurea di primo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 2007 la Laurea di Secondo Livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo Grafica d’Arte. Nel 2007 esercita il ruolo d’assistente “Tutor” di cattedra di Tecniche Calcografiche. Nel 2009 consegue l’abilitazione all’insegnamento nella classe di abilitazione A/021. Nel 2010 vince una borsa studio offerta dall’Academy of Fine Arts in Warsaw, per un corso di perfezionamento in Litografia e Grafica d’Arte. Nel 2010 vince la graduatoria per la Cattedra di “Disegno per l’Incisione” all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2013 vince la Borsa di Studio per la specialità di Incisione/Grafica d’Ar- te, da concorso nazionale indetto dalla Real Accademia di Spagna in Roma e dal GAI (Giovani Artisti Italiani). Attualmente è ricercatore e artista della Real Accademia di Spagna in Roma.