Ana Brumat è una giovane artista slovena da alcuni anni a Venezia. Ha partecipato a diverse mostre e biennali di incisione in Italia e all’estero. Le immagini sono tratte dalla sua ultima cartella di incisione. La sua ricerca trae dagli sprofondamenti e dal nero su nero la base espressiva da cui emergere figure che paiono provenire da un futuro classico. Con queste sue parole ci introduce nella sua dimensione poetica.
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Queste macchie nere che fluiscono nello spazio ogni tanto formano dei personaggi che decidono di rivelarmi il loro volto. A un certo punto decidono di prendere la forma materica. Essa è pero ambigua, cambia costantemente, come l’ombra fatta da una fiamma. Ci fa vedere qualcosa, ma nello stesso tempo nasconde certi lati, in modo che il personaggio sveli i suoi segreti mano a mano. Non si capisce bene la sua forma, ma si sente la sua forte presenza nascosta dietro i tratti che l’hanno formato, ma nello stesso tempo anche spezzato e tagliato. Ogni tanto le cose fanno finta di essere chiare, pero è solo un’illusione. Cosi com’è veramente il mondo: un caos nella costante trasformazione. Perché senza il caos si gira ripetutamente in equazioni uguali, dove niente di nuovo può crearsi senza infrangere le regole. Instabile, in una trasformazione continua. Senza realtà fisse. Una tempesta di segni che si scatena sulla lastra per creare altre atmosfere e nuove forme di vita.
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Ana Brumat è nata Šempeter pri Novi Gorici, 1991. E' residente a Venezia