Abbiamo posto due domande a Elena Gagliotti, giovane artista di formazione veneziana
1) il punto di vista dall’interno della cultura contemporanea tra il tuo lavoro di artista e l’ambiente veneziano, con una messa a fuoco sull’importanza del cardine relazionale con gli artisti e fra gli artisti
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Consapevole del contesto ma indipendente rispetto allo stesso. Più che un inserimento effettivo a livello locale, si tratta di una generale comprensione delle forme espressive che la città ingloba. D’altra parte non ho mai preso attivamente parte agli sviluppi ed alle attività artistiche lagunari attraverso la presentazione-promozione del mio lavoro. Quello che posso invece riportare la grande possibilità offerta dal diretto rapporto con colleghi e docenti. Osservare e capire l’operato altrui per trarne un qualche beneficio da riproporre nel proprio piccolo: portare l’occhio ad orientarsi in spazi che si collocano ben oltre il ristretto recinto del proprio lavoro, evitando l’infossamento nella ripetitiva-stanca produzione personale.
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2) il punto di vista dalla tua esperienza dentro e fuori il “sistema dell’arte e dentro e fuori le problematiche veneziane e/o italiane
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Fuori.
Durante gli anni di permanenza lagunare, come accennato poco sopra, non sono mai stata troppo presente in maniera diretta e partecipativa…fatta eccezione per quanto materialmente prodotto nel corso degli anni accademici.
In generale collocata in un contesto da “studiolo” ma lasciando ben filtrare ogni possibile spiffero esterno per un genuino giro di creatività, in quanto proprio da quel mondo esterno che ne ricavo input, bastonate ed opportunità.
Ad ogni modo e per quanto estranea al sistema dell’arte, quanto prodotto non potrà mai dirsi slegato e del tutto indifferente rispetto al contesto in cui si inserisce. Pur in forma lieve ed appena accennata, l’opera assorbe la contemporaneità e ne diviene grafico portavoce.
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ELENA GAGLIOTI nata a Pordenonee 1988
elena.gaglioti@gmail.com