UNGROUND: MATERIALE ROTABILE 20_racconti_brevi_2003

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17.

Io sono l’animale che mi vive, nella carrozza bagagli al seguito, e mi desidera vivere e che di me dispone per vivere, per essere vivo. Mi accozzo agli altri come una conchiglia buttonata. So che non c’è tempo per tutti: nella vita si deve scegliere. Sta sera taglio, sto a casa, niente vesciche fertili da inumidire di liquido, a casa, a rileggere nei mie ricordi, gli affetti bruciati nei distacchi di tanti viaggi che mi hanno portato verso altri, lontano da voi……….

E, infine, mi chiesi: “Un passato, che sappiamo irrevocabile, può dare un senso al presente, solo perché appare anch’esso, come ciò che è stato, irrevocabile?”.

ll ricordo non corrisponde alla realtà, e la realtà, non corrisponde al ricordo. Il ricordo è spesso illusorio, uno schermo dietro il quale ci si protegge dalla malinconia, dal dolore. Ma, a volte, è esso stesso uno schermo di malinconia e di dolore dietro il quale ci si protegge da una sensazione ancora più lacerante, come quella che in quel momento era entrata indefinita e straziante dentro di me.

i 20 racconti dal titolo “UNGROUND: MATERIALE ROTABILE venti_racconti_brevi_2003″
qui pubblicati fanno parte della Tesi di specializzazione discussa nel ottobre 2003
Università IUAV di Venezia – Facoltà di Design e Arti
Corso di Laurea Specialistica in Produzione e Progettazione delle Arti Visive (ClasAV)
titolo della tesi: BORDER LINE TRIP, viaggio tra letteratura e arti visive
Relatore:
Prof. Franco Rella
Correlatore:
Prof.ssa Angela Vettese